Fissità delle vertebre e dorsalgia: il ruolo dell’Osteopatia
La colonna vertebrale o rachide è formata da 33 vertebre divise in cinque gruppi in base alla morfologia e alla posizione.
Il tratto di rachide dorsale è costituito da 12 vertebre toraciche che formano anteriormente insieme allo sterno la gabbia toracica.
La gabbia toracica è “foderata” da tre strati di muscoli piatti, che coprono gli spazi intercostali tra le coste adiacenti, muovono le coste e forniscono supporto per gli spazi intercostali.
Il torace è un cilindro di forma irregolare con un’apertura stretta superiormente (apertura superiore del torace) e un’apertura relativamente ampia inferiormente (apertura inferiore del torace chiusa dal diaframma).
I muscoli ancorati alla parete toracica anteriore forniscono supporto all’arto superiore e, insieme ai loro tessuti connettivi associati, ai nervi e ai vasi e alla sovrastante cute e fascia superficiale, definiscono la regione pettorale.
La dorsalgia si manifesta con un dolore o fastidio situato tra le scapole, in zona dorsale. Il dolore può allargarsi nella porzione di schiena compresa fra il collo e la zona lombare.
Dorsalgia: di cosa si tratta
Questo dolore si presenta posteriormente a livello del dorso ma esistono diverse varianti:
- dolore tra le scapole: la forma classica di dorsalgia in cui il dolore si manifesta in maniera sorda e continuativa senza nessuna attenuazione;
- dorsalgia con irradiazione intercostale: spesso il dolore dorsale è accostato al dolore intercostale che si manifesta su un lato della gabbia toracica;
- dorsalgia associata e cervicale: in alcuni casi il dolore si sposta a livello cervicale e si associa proprio al dolore cervicale per le connessioni dei nervi frenici ad origine cervicale del diaframma;
- dorsalgia associata a mal di schiena lombare: altre volte si può notare un dolore dorso lombare che irrigidisce in blocco la schiena fino a diventare un disturbo intenso.

Sintomi della dorsalgia
Oltre al dolore localizzato la dorsalgia può essere accompagnata da sintomi secondari come:
- rigidità del collo;
- dolore alle spalle;
- mal di testa;
- affaticamento muscolare;
- intorpidimento e formicolii.
Cause della dorsalgia:
La dorsalgia può derivare da:
- infiammazioni;
- ernia del disco intervertebrale;
- artrosi;
- contrattura o spasmo della muscolatura;
- atteggiamenti posturali scorretti;
- scoliosi;
- osteoporosi;
- disfunzioni traumatiche alla colonna vertebrale.
Nei casi più comuni la dorsalgia si manifesta a seguito di queste cause:
- postura scorretta;
- movimenti errati;
- sforzi eccessivi;
- sedentarietà;
- sovrappeso o obesità;
- traumi;
- lesioni delle strutture ossee;
- lesioni dei dischi;
- infiammazioni.

Punto di vista osteopatico
Gli osteopati possono, durante la visita, valutare le strutture che danno forma al rachide. Il trattamento osteopatico rimuove le rigidità e ripristina la mobilità con delle tecniche manuali. L’osteopata valuterà anche lo sterno e le costole che potrebbero essere lesionate e creare una problematica in zona dorsale.
Davide Magri osteopata D.O.m.R.O.I. presso lo Studio Osteopatico MDO di Modena approccia il trattamento della dorsalgia valutando lo stato acuto o cronico della sintomatologia del paziente e intervenendo sia dal punto quell’equilibrio posturale che da quello organico; le manovre sono indirizzate a donare una maggior libertà articolare, a detensionare i diaframmi e visceri e ridare equilibrio al sistema neurovegetativo. Il trattamento osteopatico accompagna il corpo verso un processo di “AUTOREGOLAZIONE”: tuttavia una collaborazione multispecialistica risulta essere essenziale e indicata, sia per la diagnosi che per la terapia di questa problematica.