Lo Studio Osteopatico MDO di Modena tratta la cefalea, termine generico indicativo di un dolore avvertito in corrispondenza del cranio, qualunque ne siano le cause, l'intensità e le caratteristiche.
L’insorgenza è associata alla stimolazione delle terminazioni nervose dolorifiche del cranio, che sono situate in
corrispondenza dei tessuti molli extracranici (cute, muscoli, arterie, occhio, orecchio e cavità nasali) ed in
strutture intracraniche (seni venosi e loro vene tributarie, osso, arterie cerebrali, nervi trigemino, vago e
glossofaringeo).
Eventi meccanici, come una dilatazione dei vasi arteriosi o come un'infiammazione che interessa nervi o muscoli,
possono avere una forte influenza sull'attivazione di questi recettori. Il dolore causato da questo disturbo può
comparire in varie forme (senso di pesantezza, cerchio che stringe la testa o come pesantezza agli occhi..) e può
presentarsi con attacchi isolati, ricorrenti o con dolore cronico continuo.
Le cefalee di tipo primario, sono tre:
Le cefalee secondarie, invece, dipendono da altre patologie, quali glaucomi, ipertensione endocranica, ematomi. Il meccanismo scatenante la cefalea consiste in una fase di vasocostrizione (il lume del vaso venoso si riduce rallentando così il passaggio del sangue), seguita da una vasodilatazione (il suddetto vaso recupera il diametro ottimale), che si esprime con cefalea e stimolazione neuronale. Il fattore scatenante l'emicrania è l'eccessiva stimolazione del nervo trigemino, responsabile dell'innervazione dei vasi sanguigni intracranici, a cui consegue il cambiamento interno del sistema vascolare; nel caso delle cefalee tensive a ciò si aggiunge anche l’interessamento della muscolatura cervicale. Il grado di intensità della cefalea e la sua capacità di limitazione della vita quotidiana del paziente può essere facilmente valutato, completando la scala HIT-6, la quale attribuisce un punteggio a 6 domande riguardanti la manifestazione della sintomatologia. Il questionario può essere somministrato dal medico curante.
La figura dell'osteopata può essere utile nel trattamento dei sintomi della cefalea, in quanto è in grado di ridurre buona parte degli stimoli irritativi, responsabili della sensazione di dolore.
Nello specifico l'osteopata interviene:
Lo studio e la conoscenza dell'anatomia e della fisiopatologia, e l'utilizzo di metodologie manuali di diagnosi e
terapia, offrono a Davide Magri osteopata D.O.m.R.O.I. presso lo Studio Osteopatico MDO di
Modena la capacità di
poter relazionare la cefalea ad alcune problematiche di tipo viscerale.
La particolare anatomia del bacino femminile e la meccanica del pavimento pelvico e dei visceri in esso contenuti,
nonché l'asse ormonale esistente tra ipotalamo-ipofisi-utero-ovaio è un esempio significativo di questa
interrelazione tra sistema muscolo-scheletrico e viscerale.
Un lavoro sull'osso craniale sfenoide che "ospita" l'ipotalamo e l’ipofisi e sull’osso sacro influiscono sul
miglioramento della biomeccanica, lo stato neurovegetativo e quindi anche ormonale, della zona prima citata.
A dimostrazione dell'efficacia dell'osteopatia sulla cefalea è stato svolto uno studio sperimentale
dove i risultati
hanno evidenziato la reale efficacia del trattamento osteopatico con un'importante riduzione del numero di attacchi
di cefalea, dell'intensità del sintomo e un aumento di tempo trascorso tra due eventi.