Ernia iatale: come curarla con l’Osteopatia

L’ernia iatale è una patologia abbastanza diffusa che colpisce la parte superiore dello stomaco e si sposta verso lo iato causando reflusso e problemi allo stomaco.

Lo stomaco, come tutti i visceri, è avvolto dal peritoneo che lo sostiene e lo connette con dei legamenti alle strutture circostanti ossia diaframma, milza, colon e fegato. Soltanto la parte del cardias e il fondo dello stomaco entrano in diretto contatto con il diaframma. Lo stomaco si connette all’esofago tramite il cardias e qui alcuni fasci muscolari autonomi creano una valvola che consente la discesa ma non la risalita del cibo. Lo stomaco ha delle connessioni meccaniche e neurologiche col tratto dorsale D6 D7 D8. Da qui partono le diramazioni simpatiche di innervazione dello stomaco.
Un altro legame, un po’ meno diretto, è  col tratto cervicale grazie all’esofago che presenta strette connessioni con esso.

Come il trattamento osteopatico può fare le differenza

Il trattamento osteopatico può risolvere le problematiche andando a eliminare le tensioni. Spesso l’ernia iatale si sviluppa in pazienti che mantengono una postura scorretta in chiusura anteriore, con un incurvamento delle spalle in avanti. Qui si va creare un sovraccarico dell’area dorsale e, attraverso il trattamento osteopatico, si possono eliminare le tensioni muscolo fasciali e riequilibrare la situazione dinamica dei visceri e delle parti strutturali ad essi collegati

Esistono diverse tipologie di ernia iatale

Possiamo elencare tre forme principali di ernia iatale:

  • ernia da scivolamento;
  • ernia da rotazione;
  • ernia mista.

Ernia da scivolamento

Questo tipo di ernia, conosciuta anche come “sliding hiatal hernia” è la forma più comune di ernia iatale. In questo caso la giunzione tra l’esofago e lo stomaco, chiamata come detto prima cardias, e una parte dello stomaco si spostano verso l’alto attraverso l’apertura del diaframma nel torace

Ernia da rotazione (o paraesofagea)

Anche nota come paraesophageal hiatal hernia, è un’ernia iatale meno comune, e si manifesta con una parte dello stomaco che si sposta verso l’altro attraverso l’apertura del diaframma che a sua volta si posiziona accanto all’esofago senza che la giunzione esofago-stomaco si sposti. 

Ernia iatale mista

Come suggerisce il nome è una forma di ernia iatale che combina caratteristiche dell’ernia iatale da scivolamento e dell’ernia iatale da rotazione. In questa condizione una parte dello stomaco scivola verso l’alto attraverso l’apertura del diaframma e si posiziona accanto all’esofago, mantenendo anche una componente di scivolamento. 

Cause dell’ernia iatale

Le cause che provocano l’ernia iatale non sono ancora del tutto chiare ma quel che è certo è che sono coinvolte diverse condizioni e fattori che possono contribuire alla sua formazione come:

  • debolezza congenita o acquisita del diaframma: il diaframma è il muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale. Una debolezza di questo muscolo può consentire al tessuto dello stomaco di spostarsi verso l’alto attraverso l’apertura diaframmatica;
  • pressione addominale aumentata: l’aumento della pressione può conseguentemente aumentare il logorio sul diaframma e contribuire alla formazione dell’ernia iatale. I fattori che possono aumentare questa pressione addominale sono l’obesità, la gravidanza, il sollevamento pesi, la tosse cornica;
  • invecchiamento: i tessuti, con il passare del tempo, tendono a perdere elasticità e forza aumentando il rischio di sviluppare un’ernia iatale;
  • lesioni o traumi al diaframma: questi possono causare fragilità e debolezza nella struttura muscolare favorendo l’ernia iatale;
  • fattori genetici: alcune persone possono essere predisposte a sviluppare la formazione dell’ernia iatale. L’ereditarietà non è l’unico fattore determinante per questa condizione;
  • condizioni mediche non collegate che provocano in maniera collaterale l’ernia iatale come la sclerodermia, lesioni cerebrali.

Sintomi dell’ernia iatale

I sintomi che accompagnano l’ernia iatale non sono ben definiti, infatti, alcuni pazienti possono anche essere asintomatici mentre altri possono manifestare questi disturbi:

  • bruciore allo stomaco;
  • rigurgito acido;
  • alitosi;
  • senso di amaro in bocca;
  • intensa salivazione;
  • raucedine;
  • frequenti eruttazioni;
  • senso di gonfiore;
  • nausea;
  • difficoltà o dolore nella deglutizione.

Questi sintomi possono comparire con differente intensità o peggiorare in alcune condizioni come quando si effettuano sforzi eccessivi o durante una gravidanza.

Punto di vista osteopatico

L’ernia iatale può essere trattata con l’osteopatia che ha come obiettivo il ripristino del corretto equilibrio omeostatico normalizzando l’attività del sistema nervoso autonomo, promuovendo una corretta circolazione linfatica per favorire un nuovo equilibrio dei sistemi muscolare e fasciale a livello gastro-esofageo. Nonostante l’osteopatia non possa riparare fisicamente un’ernia iatale o riposizionare lo stomaco nell’addome può contribuire a ridurre i sintomi associati all’ernia iatale come il reflusso acido, il dolore toracico e la difficoltà di digestione.

Davide Magri osteopata D.O.m.R.O.I. presso lo Studio Osteopatico MDO di Modena approccia il trattamento dell’ernia iatale valutando lo stato acuto o cronico della sintomatologia del paziente e intervenendo sia dal punto quell’equilibrio posturale che da quello organico; le manovre sono indirizzate a donare una maggior libertà articolare, a detensionare i diaframmi e visceri e ridare equilibrio al sistema neurovegetativo. Il trattamento osteopatico accompagna il corpo verso un processo di “AUTOREGOLAZIONE”: tuttavia una collaborazione multispecialistica risulta essere essenziale e indicata, sia per la diagnosi che per la terapia di questa problematica.