L'osteopatia rappresenta il primo metodo codificato di manipolazione: alle sue origini apparve come una scuola di pensiero medico basata su una filosofia terapeutica totalmente in contrasto con il pensiero scientifico dell'epoca, dalla quale l'osteopatia stessa ha preso origine.
Nel 1864 Andrew Taylor Still (1828-1917), medico nel Middle West, persuaso dall'inefficacia della medicina del suo tempo, dopo anni di ricerche e sperimentazioni, coniò con il termine di osteopatia (dal greco: O = OSSO e PATIA = PATHOS che rimanda a SOFFERENZA) ed a gettare le basi per una nuova "filosofia medica".
Nel 1892 fondò a Kirksville, nel Missouri, fondò la prima scuola di "Medicina e Chirurgia Osteopatica" (The American School of Osteopathy) rilasciando i primi diplomi di Dottore di Osteopatia (D.O.) Still morì nel 1917, all'età di 90 anni, dopo aver pubblicato "Autobiography" nel 1908 e "Osteopathy Research and Practice" nel 1910.
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La filosofia osteopatica si basa su tre princìpi di base:
Still afferma che il corpo contiene, in se stesso, tutti i mezzi necessari per prevenire e contrastare la malattia a condizione che i sistemi di autoregolazione siano liberi di funzionare correttamente, cioè che non vi sia alcun ostacolo alle vie tissutali di nutrizione ed eliminazione dei rifiuti. Da qui Still coniò: "la legge dell'arteria è sovrana”, ovvero il nutrimento, è vita.
Gli ostacoli, per Still, sono da ricercare nelle strutture corporee, cioè nel sistema mio-fascio-scheletrico;
le articolazioni, in particolare quelle intervertebrali possono, in seguito a traumatismi diretti o indiretti, subire
delle modificazioni funzionali all'origine e portare a turbe patologiche.
La relazione tra struttura e funzione è fondamentale poichè la struttura controlla e governa la
funzione, sia sul piano fisiologico che patologico, ma la funzione condiziona ed è in grado di influenzare
fino a modificare la struttura stessa: l’unione dei due concetti è il sistema nervoso.
Still situa “l'unità fondamentale” del corpo umano a livello del sistema mio-fascio-scheletrico; tale struttura
riunisce le varie parti del corpo ed è suscettibile di conservare tracce del traumatismo che subisce, anche se
di entità minima. Attraverso il suddetto sistema si attua anche la concatenazione dei disturbi con possibili effetti
a distanza
L’osteopatia segue la legge del corpo, dello spirito e della mente: è una terapia olistica, cioè
osserva l’individuo sul piano fisico, psicologico e spirituale, valutando sintomi e segni, reazioni e comportamenti
della persona nella sua interezza.
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