Tensione al trapezio e tratto cervicale: l’Osteopatia come soluzione
L’osteopatia, con la sua ottica olistica che si fonda sulla ricerca della causa del dolore non limitandosi alla cura dei sintomi, apporta grandi benefici al tratto cervicale.
L’approccio osteopatico valuta il problema nella sua globalità analizzando le varie strutture corporee coinvolte nel disturbo e non solo mettendole in relazione tra loro e con le abitudini quotidiane del paziente.
Il trapezio è un grande muscolo posto nella parte posteriore del collo, alla base del cranio, che si estende fino alle spalle. La funzione principale del trapezio è quella di stabilizzare e muovere la scapola.
La tensione al trapezio e la tensione cervicale provocano dolore al collo che può irradiarsi fino alla braccia e provocare nausea, vertigini, giramenti di testa, ronzii alle orecchie e persino problemi all’udito.

Contrattura del trapezio e tensione cervicale: sintomi associati
La contrattura si verifica in fase di flessione, inclinazione ed estensione del collo: quando si manifesta i vasi che forniscono sangue ai muscoli vengono compressi alterando la loro profusione. La contrattura cervicale coinvolge soprattutto il trapezio ed il muscolo elevatore della scapola.
Per capire se il disturbo va imputato alla tensione e alla contrattura del muscolo trapezio è necessario valutare alcuni sintomi:
- dolore al collo localizzato in un punto preciso della nuca oppure generalizzato;
- rigidità;
- dolore alle braccia oppure tra scapola e colonna vertebrale;
- mal di testa rilevato da un lato o in modo uniforme (importante da indagare perchè i muscoli del collo e quelli cranici sono strettamente collegati);
- testa “pesante”;
- nausea provocata dalla tensione che comprime il nervo vago;
- sbandamenti o vertigini dovuti al disequilibrio muscolare, all’alterata mobilità delle vertebre cervicali il tutto in relazione a determinati centri nervosi.
Le cause della tensione del trapezio e del tratto cervicale
Esistono diverse cause per la contrattura del muscolo trapezio e per la tensione del tratto cervicale:
- posturale-meccanica: in questa situazione si avvertirà un dolore localizzato in un punto preciso che si intensifica durante alcuni movimenti e si attenuerà molto a riposo;
- metabolica: : il dolore, in questo caso, interessa il collo ed è correlato all’assunzione di cibi in relazione all’equilibrio gastro-enterico ;
- tensione nervosa e stress: oltre ad avvertire una forte tensione dei muscoli cervicali si manifesteranno anche sbandamenti o vertigini e un dolore persistente anche a riposo.
Altre cause sono da ricondurre al sovraccarico funzionale (per esempio dovuto allo sport o a un lavoro fisico pesante), movimenti e gesti ripetitivi, debolezza muscolare, movimenti bruschi o alterati della spalla, vita sedentaria.
Le persone che non fanno movimento e che hanno una vita sedentaria o sportivi che conducono allenamenti con posture errate manifestano più spesso questo tipo di disturbi con deficit posturali.

Punto di vista osteopatico
Il trattamento osteopatico ha l’obiettivo di ridurre l’infiammazione e il dolore lavorando sulle struttura coinvolte nello squilibrio e sulle tensioni con diverse tecniche manuali che l’osteopata sceglie in relazione alla natura del problema. Le tecniche usate sono varie: dalla manipolazione delle articolazioni al rilascio o all’allungamento muscolare fino alle manipolazioni più delicate di tipo fasciale o cranio- sacrale con l’obiettivo di eliminare le tensioni che limitano la naturale capacità del corpo di mantenersi in salute.
Davide Magri osteopata D.O.m.R.O.I. presso lo Studio Osteopatico MDO di Modena approccia il trattamento per la tensione al trapezio valutando lo stato acuto o cronico della sintomatologia del paziente e intervenendo sia dal punto quell’equilibrio posturale che da quello organico; le manovre sono indirizzate a donare una maggior libertà articolare, a detensionare i diaframmi e visceri e ridare equilibrio al sistema neurovegetativo. Il trattamento osteopatico accompagna il corpo verso un processo di “AUTOREGOLAZIONE”: tuttavia una collaborazione multispecialistica risulta essere essenziale e indicata, sia per la diagnosi che per la terapia di questa problematica.