I dolori alla colonna vertebrale sono un disturbo frequente: il più noto dei mal di schiena è il famoso "colpo della strega" che arriva intenso ed improvviso nella parte inferiore, mentre il soggetto sposta un peso o si china verso il pavimento e provaca una lombalgia o dolore lombare. Poichè il peso del corpo è scaricato soprattutto nella zona lombare, lo stato di sofferenza e i dolori che ne derivano vengono definiti "lombalgia", un'entità clinica largamente benigna che può regredire anche spontaneamente in poche settimane, riservando i maggiori problemi (mal di schiena cronico) ad un ristretto numero di soggetti.
Il dolore legato alla lombalgia è "a barra", cioè trasversale nella parte lombare con possibile irradiazione ai nervi crurali (cruralgia) o al nervo sciatico (lombosciatalgia). Quando la lombalgia si cronicizza può essere riacutizzata da determinate posture (ad esempio, stare troppo tempo in piedi nella stessa posizione, o seduti durante la guida per lunghi percorsi). Lo Studio Osteopatico MDO di Modena tratta la lombalgia che interessa gran parte della popolazione almeno una volta nella vita e a soffrirne maggiormente sono le persone con un'età compresa tra i 30 e i 50 anni, ma non mancano casi di lombalgia tra i giovani.
Le condizioni che possono determinarne la causa ed il persistere della lombalgia sono numerose, a volte di origine traumatica, altre prodotte da fenomeni di degenerazione discale, cioè l'invecchiamento più o meno precoce dei dischi intervertebrali o anche da squilibri non inerenti alla colonna vertebrale e comprendono:
L'obiettivo della diagnosi osteopatica è quello di stabilire con successo le diverse cause che inducono allo sviluppo e al cronicizzarsi della lombalgia nel paziente.
Alcune cause più comuni dal punto di vista osteopatico possono determinare lombalgia:
Il trattamento osteopatico offerto dallo Studio Osteopatico MDO di Modena può rivelarsi una valida ed efficace metodica per intervenire sulla lombalgia
Davide Magri osteopata D.O.m.R.O.I. valuterà quale sarà per il paziente il miglior percorso terapeutico, basandosi sulle proprie qualità palpatorie e di osservazione, tenendo in considerazione eventuali esami sperimentali esistenti e consigliando una buona profilassi postulare attraverso specifiche attività più indicate al paziente.